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Attivare subito un “tavolo di crisi Covid-19 RSA”

La situazione nelle case di riposo rischia di esplodere: serve attivare subito un “tavolo di crisi Covid-19 RSA” per l'individuazione di misure efficaci, coordinate e trasversali


Nel corso di queste settimane CGIL, CISL e UIL hanno rivolto numerosi appelli a Regione, Ulss e Direttori delle strutture residenziali per anziani, chiedendo di attivare tutte le precauzioni per far fronte all’emergenza Covid-19. Come purtroppo prevedevamo, la vulnerabilità al virus in persone anziane e fragili sta drammaticamente ampliando la diffusione del Covid-19 tra ospiti e lavoratori delle Case di Riposo. Non si può più attendere! Vi è l’urgenza e la necessità di mettere in chiaro le situazioni che investono in queste ore le RSA del nostro territorio, per affrontarle e provare a trovare soluzioni. E’ innegabile che nel giro di pochi giorni potremmo trovarci in un quadro nel quale la diffusione del Covid-19 potrebbe aumentare decessi, ricoveri ospedalieri con ulteriore saturazione degli ospedali, problemi legati alla gestione e all’organizzazione del personale. Per quanto riguarda le Case di Riposo, stiamo parlando nella sola provincia di Vicenza di circa 70 strutture residenziali, tra pubbliche e private, numeri che danno il senso della complessità della situazione e della necessità di un intervento tempestivo e coordinato. Per queste ragioni, CGIL CISL e UIL Vicenza hanno chiesto l’istituzione di un “tavolo di crisi Covid19 RSA”, che veda la partecipazione delle Direzioni Ulss della provincia, di rappresentanti delle Rsa pubbliche e convenzionate, di una rappresentanza dei Sindaci e delle Organizzazioni Sindacali. Siamo convinti che in questo momento sia indispensabile attivare un punto di monitoraggio costante sulla situazione delle RSA, che si ponga nelle condizioni di immaginare soluzioni condivise e anche dal carattere straordinario, per far fronte ad una situazione di emergenza e tensione sociale che richiede tempestività e coerenza degli interventi, a tutela degli ospiti e di migliaia di lavoratrici e lavoratori.


















































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