Terzo presidio dei sindacati dei pensionati e della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil del Veneto davanti al Consiglio regionale per sollecitare l'approvazione della legge di riforma delle Ipab
Terzo presidio, questa mattina, dei sindacati dei pensionati e della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil regionali davanti palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, per sollecitare l'approvazione della legge di riforma delle Ipab. Questa volta una delegazione sindacale è stata finalmente ricevuta, ma dai rappresentanti della minoranza a Palazzo Ferro-Fini. I segretari regionali Anna Orsini (Cisl Veneto) e Renato Bressan (Spi Cgil Veneto), e il segretario Uil Fpl Venezia Giovanni Zennaro hanno incontrato i consiglieri di minoranza del Pd Claudio Sinigaglia, Stefano Fracasso, Francesca Zottis, Andrea Zanoni e Orietta Salemi; Piero Ruzzante del Gruppo Misto e i consiglieri del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, Manuel Brusco e Jacopo Berti.
I consiglieri hanno sottolineato come sia grave che la Regione abbia ignorato la richiesta di confronto che i sindacati chiedono da tempo per risolvere la questione delle Ipab, questione che si trascina da ben 18 anni. Nessun segnale di vita invece dai gruppi della maggioranza. Fracasso (PD) ha ribadito come «Le richieste che fanno i sindacati sono quelle che da tempo sosteniamo anche noi in sede di consiglio perché una legge di riforma ci vuole. Questo non fare sta favorendo i privati che estraggono da questa necessità e da questo bisogno sociale interessanti profitti per loro ma non per la comunità».
«Abbiamo ribadito la necessità di arrivare molto presto ad una legge – dichiarano i sindacalisti - preoccupati che l’iter della riforma si sia arrestato. La Quinta Commissione, che si occupa delle politiche socio sanitarie, infatti, aveva già esaminato il testo nella primavera del 2017. Proprio perché l’iter era stato già avviato, è responsabilità della stessa Commissione farsi carico di sollecitare la ripresa del confronto su questo tema. Noi, come sindacato abbiamo promesso alla comunità che questa riforma non sarebbe stata fatta cadere e vogliamo anche attirare l’attenzione sul servizio di cura e assistenza sul territorio, per noi punto debole del piano socio-sanitario».
Da oltre due mesi le sigle della funzione pubblica, servizi e pensionati di Cgil, Cisl e Uil del Veneto stanno organizzando presidi e volantinaggi in tutte le province per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla riforma delle Ipab. E il 25 giugno ha rappresentato il terzo presidio davanti al Consiglio regionale.
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