Il commento della Uil Pensionati del Veneto, che lancia il suo appello alla Regione
Questo il commento della Uil Pensionati del Veneto, che lancia il suo appello alla Regione Veneto: «Se da un lato la nuova legge regionale è nata con lo scopo di fissare parametri equi di ingresso e uscita dagli alloggi popolari, dall'altro il risultato, per ora, con i parametri fissati e il complicato meccanismo di calcolo è che l'aumento del canone di affitto comunicato agli inquilini in questi giorni colpisce paradossalmente chi percepisce redditi minimi, anziani e famiglie in effettiva fragilità economica. Alla Regione Veneto chiediamo interventi che introducano tutele agli assegnatari con maggiore disagio. Chiediamo di verificare e rimodulare un calcolo troppo complesso. Chiediamo di introdurre delle franchigie sul reddito patrimoniale su quelle somme che, verificate, altro non sono che piccoli risparmi o Tfr. Chiediamo che la Regione si impegni attraverso tavoli specifici a valutare le situazioni, anche una ad una, affinché i diritti degli inquilini vengano tutelati. In questo momento, la questione va gestita garantendo maggiore vicinanza a coloro che sono soli. È necessario che gli anziani vengano accompagnati a fare un nuovo Isee, se ancora non l'hanno fatto, e che siano valutate situazione sociale ed età: come Uil Pensionati siamo a disposizione per affiancarli nel disbrigo degli obblighi della nuova formulazione imposta dalla legge regionale, al fine di tutelarne i diritti».

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